Salvia
Il nome generico (Salvia) deriva dal latino "salvus" ( = salvare, sicuro, bene, sano) un nome antico per questo gruppo di piante dalle presunte proprietà medicinali. Il nome specifico (officinalis) indica una pianta con proprietà medicinali reali o supposte.
La salvia (Salvia officinalis) è una pianta della famiglia delle Laminaceae. Originaria delle zone europee a clima temperato, è una delle piante aromatiche più note.
Della salvia sono particolarmente note le sue proprietà diuretiche, antinfiammatorie, balsamiche, digestive ed espettoranti. Offre una buona risposta contro la ritenzione idrica, gli edemi, i reumatismi e le emicranie ed è anche indicata nelle gengiviti e gli ascessi. È un “deterrente” del diabete e accelera il processo di cicatrizzazione dopo una ferita.
La salvia contiene infatti olio essenziale, ricco di alfa e beta thujone, alfa e beta pinene, acetato di linalile, cineolo, borneolo, acetato di bornile, canfora, acido ursolico, acido oleanolico, saponosidi, acido fumarico, acido clorogenico, caffeico, rosmarinico, glicerico, salvina, enzimi, perossidasi, ossidoreduttasi, vitamina B1 e C, resine e sostanze estrogene.
Le foglie della salvia vengono utilizzate in cucina fresche o essiccate per insaporire i cibi. Viene utilizzata infatti, spesso in abbinamento al rosmarino, per aromatizzare le carni e gli arrosti; tipico il suo uso nella farcitura di polli e tacchini; viene anche usata per insaporire formaggi, burro, verdure, zuppe, focacce ecc.; non è necessario utilizzarne grandi dosi perché è molto aromatica e si rischierebbe di sovrastare il sapore degli alimenti.
Lo sapevi che...
Molti dentifrici sono a base di salvia; in assenza del prodotto preparato si possono semplicemente strofinare i denti con una foglia fresca per ottenere un effetto sbiancante.