Nocciole Sgusciate Tostate Italiane
Tonde, piccole, gustose, protagoniste di tanti biscotti e dolci della tradizione, oltre che fondamentali per la celebre crema spalmabile tanto amata in tutto il mondo: con le nocciole si conclude la nostra ricerca alla scoperta della frutta secca tipica delle Feste. Del resto, non c’è Natale senza questi frutti a guscio già apprezzati dagli antichi greci e consigliati anche da Catone, che proponeva ai romani di coltivare la pianta degli orti della città.
Le nocciole nella storia
Un albero di origini antichissime: sembrerebbe infatti risalire alla fine dell’ultima era glaciale, e diversi fossili dimostrano che i frutti erano già parte dell’alimentazione degli uomini primitivi, che si nutrivano principalmente di bacche e frutti selvatici. Fondamentale è sempre stato il suo legno, che veniva usato per proteggersi dalle serpi e per creare le “bacchette” di maghi e stregoni. Originaria dell’Asia minore, è stata una delle prime piante coltivate dall’uomo, che ne apprezzava particolarmente i frutti saporiti e nutrienti, in grado di conservarsi a lungo.
Proprietà e valori nutrizionali delle nocciole
Come la maggior parte della frutta secca, anche le nocciole rappresentano un elevato apporto calorico e sono alimenti altamente energetici. Contengono una buona percentuale di grassi, soprattutto quelli monoinsaturi, fra cui spicca l’acido oleico, ottimo per contrastare il colesterolo cattivo e valido alleato della salute, che aiuta a prevenire le patologie cardiache. Da sottolineare anche la presenza di vitamine E, che ostacola i radicali liberi e previene l’invecchiamento grazie al suo potere antiossidante, oltre alle vitamine del gruppo B. Buono anche il quantitativo di fibre e magnesio.
Usi in cucina delle nocciole
Oltre a essere preziose in pasticceria (e uno degli ingredienti base della gelateria), le nocciole possono essere usate anche per pietanze salate. Tritate si sposano bene con burro e farina per preparare dei crumble, ma basta anche una semplice spolverata di granella su un timballo o un primo piatto per conferire più gusto e croccantezza alla ricetta. Nei risotti si abbinano bene ai funghi, e possono essere impiegate anche per delle variazioni delle tipiche salse pestate, oltre a impreziosire piatti di pesce e arrosti di carne. Ultimo consiglio, provate ad aggiungerle all’impasto del pane: otterrete un prodotto delizioso e profumato.
Le nocciole in pasticceria
Fra i dolcetti più famosi a base di nocciole, i brutti ma buoni, originari della Toscana ma molto diffusi anche nel Nord Italia (la ricetta è stata infatti importata nella regione dai pasticceri piemontesi, quando la Capitale del neonato Regno d’Italia fu spostata da Torino a Firenze). In Piemonte ci sono poi i nocciolini, in principio chiamati noisette, che in francese significa appunto nocciole, inventati dal pasticcere di Chivasso Giovanni Podio e fatti con nocciole, albumi d’uovo e zucchero, gli stessi ingredienti alla base dei brutti ma buoni. Sempre in Piemonte, territorio che vanta la celebre varietà Tonda Gentile delle Langhe, fra le più pregiate, si trovano poi i baci di dama, prodotti con farina, nocciole, zucchero, cioccolato fondente e burro, e quelli di Chivasso, con cioccolato fondente, nocciole tostate e burro di cacao.
FONTI:
Frutta secca di Natale. Nocciole: proprietà, valori nutrizionali e usi in cucina - 2 Gen. 2021, 10:28 | a cura di Gambero Rosso
https://www.gamberorosso.it/notizie/storie/frutta-secca-di-natale-nocciole-proprieta-valori-nutrizionali-e-usi-in-cucina/
Conservazione
Successivamente all’acquisto di Nocciole Sgusciate Tostate Italiane se si intende conservare a lungo, bisogna riporre il prodotto in luoghi freschi e asciutti, al buio, lontano da fonti di calore e umidità.
La condizione ideale di mantenimento è in ambiente refrigerato, la refrigerazione infatti prolunga la conservabilità. Il prodotto può anche essere conservato senza problemi a temperatura ambiente durante la stagione invernale date le basse temperature. Durante l’ estate invece è consigliabile conservare il prodotto in frigorifero o in ambienti il più freschi possibile, in quanto l’aumentare delle temperature potrebbe favorire il deperimento dei prodotti.
Il contenitore ideale dentro cui riporli è il vetro. Grazie alla sua costituzione infatti è impenetrabile ad agenti chimici e gassosi, e avendoottime capacità isolanti termiche mantiene per un tempo più lungo la temperatura iniziale rispetto agli altri materiali. È inoltre costituito esclusivamente da sali minerali, per cui non esiste il pericolo della cessione di materiali organici. Se il vetro è colorato tanto meglio:utilizzando vetri colorati si impedisce l’ingresso di alcune lunghezze d’onda di luce (inclusa quella ultravioletta) e quindi alcune caratteristiche nutrizionali ed organolettiche rimangono inalterate. Essi ci vengono in aiuto anche qualora il prodotto si trovi in condizioni non ideali, ad esempio esposizione al calore o al sole.
È importante anche il tipo di chiusura del contenitore: un tappo ermetico fa si che l’alimento sia protetto da un eccessivo contatto con l’ossigeno che può condurre a ossidazione lipidica e che può essere essenziale per i batteri aerobi.
L’ambiente è sempre bene che sia ben areato: ventilando i locali si mantiene sotto controllo l’umidità interna che fuoriesce dalle finestra, garantendo il giusto equilibrio, il che aiuta a sfavorire l’insorgere di muffe.